29 August 2019
Quando l'imballaggio diventa un'opera d'arte
Un'opera ispirata al pluriball? Oppure dei dipinti che prendono spunto dal mondo degli imballaggi e del packaging? Ebbene, l'arte 'non convenzionale' riserva anche creazioni del genere.Ne è un esempio "The Bubble Wrap Painting" dell'artista svizzera Olympia Scarry. Realizzata nel 2014, l'opera - di 45 cm x 35 cm x 5 cm - è in onice rosa e rappresenta la scoppiettante plastica dalle 'irresistibili' bolle antistress utilizzata proprio per gli imballaggi.
Scarry non è l'unica artista che ha legato il mondo dell'arte a quello del packaging. Non è stato da meno, infatti, Bradley Hart che per i suoi dipinti ha utilizzato come tela proprio il pluriball. Anziché dipingere sopra il materiale, Hart ha preferito iniettare (letteralmente) colori acrilici all'interno delle tantissime bolle d'aria per un effetto fotorealistico pixellato.Bolla dopo bolla, quindi, con questa tecnica particolare l'artista americano ha dato vita a ritratti, paesaggi e quadri astratti molto particolari, dove anche il colore che cola dalle bolle riesce a regalare un effetto ottico decisamente originale.
Infine, chi di voi non ha mai utilizzato il pluriball come antistress?
A sfruttare pubblicamente questa idea è stato l'artista Fra Biancoshock (nome d'arte) che diversi anni fa, in alcune stazioni di Milano, ha lasciato gratuitamente diversi fogli di pluriball, le cui dimensioni variavano in base ai minuti di attesa dell'autobus.Perché? Un pensiero per rendere meno snervante l'attesa di coloro che stavano aspettando i mezzi pubblici!