24 October 2022

Invenzione del pluriball: utilizzo dal 1957 ad oggi

Il pluriball, anche noto come millebolle, è un tipo di imballaggio molto diffuso, in grado di mantenere la merce avvolta in esso intatta. L'imballaggio prende il nome dal fatto che un foglio di pluriball sia costituito da numerosissime bolle d'aria, piccole e difficili da schiacciare. L'invenzione risale al 1957 ed è merito di due ingegneri americani: Alfred Fielding e Marc Chavannes. Tutto ebbe inizio nel New Jersey quando i due ingegneri erano intenti a creare una carta da parati interamente di plastica che avesse, però, un supporto in carta. Com'è prevedibile l'impresa fallì ma Alfred e Marc si resero conto di un possibile nuovo impiego del prodotto appena inventato. La scoperta del pluriball era, infatti, utile come antistress e come imballaggio. La coppia di ingegneri, dato il successo del pluriball, inaugurò la Selead Air Corporation nel 1960. Numerose furono le vendite e l'utilizzo principale fu proprio quello di materiale da imballaggio, poiché si rivelò veramente efficace durante il trasporto di materiali fragili. 

Pluriball diffusione ed utilizzo oggi

Ad oggi, infatti, il pluriball è diffuso in tutto il mondo ed è usato principalmente per proteggere gli oggetti dagli urti durante le varie fasi di trasporto, utilizzato sia all’interno di semplici buste, sia inserito in scatole di cartone per proteggere il contenuto. Esistono diversi tipi di pluriball e i vari modelli differiscono in base alla grammatura e, anche, in base alle dimensioni delle bolle d'aria.
I grammi possono variare da un minimo di 30 g/m² fino ad un massimo di 300 g/m². Le bolle, invece, sono principalmente di due dimensioni; le più piccole presentano un valore medio di 10mm, le più grandi, invece, sono grandi 30mm e sono definite, talvolta, microbolle. Anche per questa categoria esiste una grammatura standard ed è esattamente di 115 gr/m². Il pluriball si presenta, perlopiù, come un unico foglio avvolto in una bobina, che può raggiungere fino a 300 cm di altezza ma può essere anche venduto in singoli fogli oppure in rotoli già pretagliati. Il peso minore del pluriball, detto anche "grammatura leggera", varia ed è compreso tra un minimo di 30 g/m² fino ad un massimo di 90 g/m². Questo tipo di grammatura presenta indubbiamente dei vantaggi; uno su tutti è un ingombro minore di spazio del rotolo che, naturalmente, fa scendere il prezzo del prodotto. 

Considerando che il pluriball in grammatura leggera non è spesso in grado di proteggere totalmente un oggetto, è unito con un foglio di politene. Così facendo si viene a creare un pluriball a tre strati, nella cui parte centrale presenta una bolla contenuta tra due fogli lisci. Questo procedimento è principalmente impiegato per la realizzazione di sacchetti o semplici buste. Affinché il millebolle si adatti perfettamente all'esigenza del consumatore, a seconda della grammatura, può essere unito anche con altri materiali come la carta, l'alluminio o un determinato tipo di tessuto. In commercio, di solito, il millebolle ha una colorazione trasparente ma, in realtà, esiste sul mercato anche un millebolle di colore rosa. Tale colorazione, però, non è a semplice scopo estetico bensì ha una funzione particolarmente interessante e cioè quella di rendere il materiale antistatico, in modo che possa proteggere anche schede e apparecchiature informatiche da tutte le eventuali cariche elettrostatiche.

Invenzione del pluriball: utilizzo dal 1957 ad oggi